Gennaio 17, 2022

Trapianto con cuore di maiale. La prima volta al mondo

(A cura del Prof. Paolo Innocenti)

Il 7 gennaio 2022 è una data che sarà ricordata nella storia della medicina.

David Bennett, un uomo di 57 anni con una malattia cardiaca grave ha ricevuto un trapianto di cuore da un maiale geneticamente modificato, una procedura rivoluzionaria che offre speranza a migliaia di pazienti.

Bennett era stato ritenuto non idoneo per un trapianto cardiaco convenzionale o per una pompa cardiaca artificiale. Posto di fronte alla scelta di questo nuovo trapianto, ha accettato e ha detto: “Voglio vivere. So che è un salto nel buio, ma è la mia ultima scelta”.

Dopo aver ottenuto un’autorizzazione di emergenza dalla Food and Drug Administration (FDA) attraverso il suo programma di uso compassionevole, è stata effettuata l’operazione (della durata di otto ore) che è riuscita perfettamente.

“Questo è stato un intervento chirurgico rivoluzionario e ci avvicina alla soluzione della crisi della carenza di organi”, ha affermato Bartley P. Griffith, MD, professore di chirurgia dei trapianti presso la School of Medicine dell’Università del Maryland (USA) e direttore del programma di trapianto cardiaco che ha trapiantato il cuore di maiale nel paziente. “Il cuore funziona e sembra normale. Siamo entusiasti, ma non sappiamo cosa ci porterà domani. Non è mai stato fatto prima”.

Medici e scienziati di tutto il mondo perseguono da decenni l’obiettivo di trapiantare organi di animali negli uomini, noto come xenotrapianto.

Numerosi sono ancora gli ostacoli da superare per realizzare con successo uno xenotrapianto da maiale a primate (umano o non umano): tra questi il rigetto iperacuto che è causato dagli anticorpi del ricevente che agiscono contro le cellule dell’organo dell’animale donatore e il rigetto acuto vascolare, causa di infiammazione e trombosi.

Per tale motivo alcuni geni responsabili del rigetto sono stati rimossi dal maiale donatore e un gene è stato eliminato per prevenire la crescita eccessiva del tessuto cardiaco del maiale. Sono stati anche inseriti geni umani responsabili dell’accettazione immunitaria.

Si tratta quindi di una procedura estremamente complessa nella sua fase di modificazione genetica, che richiederà anche la valutazione della sopravvivenza, dell’insorgenza di tumori dovuta alla immunosoppressione, del rigetto cronico. Pertanto è ancora lontana una applicazione clinica diffusa, come per altro auspicabile, perchè rimangono numerosi ostacoli etici e tecnici.

Tuttavia è grande la speranza che questa procedura rivoluzionaria possa risultare vincente e contribuire a risolvere il problema delle liste di attesa dei trapianti.

In Italia al 31 dicembre 2020 gli iscritti alle liste di attesa per trapianti erano 14.069

 

Per chi vuole approfondire

What Does a Pig-to-Human Heart Transplant Mean for Medicine?

https://www.medscape.com/viewarticle/966488#vp_1

Xenotransplantation: past, present, and future

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5935127/

Renal xenotransplantation: experimental progress and clinical prospects

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27914702/

Report 2020 -Attività Annuale Rete Nazionale Trapianti

https://www.trapianti.salute.gov.it/imgs/C_17_cntPubblicazioni_415_allegato.pdf

Documento della Pontificia Accademia per la Vita: “La prospettiva degli xenotrapianti – aspetti scientifici e considerazioni etiche”, 26.09.2001

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2001/09/26/0527/01503.html

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